Napoli: blitz anti-aborto, sequestrato il feto.
da L'Unità
Blitz anti-aborto in una clinica ostetrica per indagare su una interruzione di gravidanza effettuata su una 39enne che aveva in grembo un feto malformato. È successo lunedì sera, a Napoli, dove sette uomini in divisa hanno fatto irruzione nel reparto di Interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) del "Secondo Policlinico", l'azienda ospedaliera universitaria dell'università Federico II: la polizia, stando a quanto si apprende, è entrata in azione per indagare sulla regolarità di un aborto, avendo avuto notizia di "infanticidio". Secondo una denuncia anonima, infatti, la donna avrebbe avuto un aborto fuori legge per disfarsi del neonato.
Il sospetto delle forze dell'ordine non ha però trovato riscontro. Gli agenti hanno sequestrato la cartella della donna su autorizzazione del pm e ascoltato pazienti e personali. Secondo quanto riferisce "Repubblica", in reparto è successo il finimondo: «Tre uomini hanno raggiunto la corsia dove era ricoverata la donna», è la ricostruzione giornalistica della testimonianza di Francesco Leone, responsabile del servizio Ivg della clinica ostetrica dell'azienda ospedaliera universitaria. Avrebbero interrogato la donne chiedendole i particolari della gravidanza, poi sarebbero passati alla degente che le stava vicino e anche lei sarebbe stata interrogata. Intanto - è quanto riporta il quotidiano nelle pagine della edizione napoletana - altri due agenti avrebbero chiesto notizie a una infermiera del reparto. E altri quattro hanno voluto sapere dagli specialisti i particolari tecnici. «Mi è sembrato un atto spropositato», ha osservato Leone, «neanche fosse stato un blitz anticamorra».
Il responsabile del servizio Ivg dell'ospedale, Leone, ha poi spiegato che l'aborto è stato eseguito nei termini di legge, nel secondo trimestre di gravidanza, su un feto che presentava effettivamente gravi malformazioni.
E l'Unione delle donne in Italia (Udi) denuncia «intimidazioni dalla polizia»: infatti, «gli agenti parlavano di "feticidio", ma era un Ivg in regola con la 194». L'Unione delle donne denuncia un clima da caccia alle streghe e annuncia una manifestazione di piazza: «Dopo i fatti di lunedì sera», si legge in un loro comunicato, la stessa Udi ha dato appuntamento a tutte le donne per giovedì 14 febbraio, a Napoli, in piazza Vanvitelli, alle ore 17, «per dare vita a una mobilitazione» che partirà dal campoluogo capoluogo della Campania e «diventerà vigilanza e presidio permanente in ogni piazza d'Italia», spiegano.
E non solo: la vicenda ha acquistato anche risonanza nazionale, con la deputata del Prc Titti De Simone che già ha parlato di «campagna di intimidazione contro le donne che è in atto nel nostro Paese». E la sentrice del Prc, Rina Gagliardi, dice: «A Napoli fatto gravissimo, frutto di una demenziale campagna contro la 194».
Si suole dire, a volte: tutti froci col culo degli altri (e in questo blog sarebbe un'espressione quanto mai appropriata...); ma in questo caso si potrebbe dire: tutti vergini, e santi cattolici, col corpo delle altre, cioé delle donne.
Propongo -visto il clima che lor signori hanno creato ad arte- di inseminare Ferrara e Ruini e poi di impedirgli di abortire. Tanto la tecnologia oggigiorno fa... miracoli!
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