Dal sito UAAR, sezione di Catania, una storiella che serve a descrivere il clima da Inquisizione montante:
L’obiezione di coscienza arriva negli uffici postali.
La legge 194 garantisce l’obiezione al personale, quasi esclusivamente cattolico, che non intende, per ragioni di coscienza, operare interruzioni di gravidanza. A parte questa casistica, l’obiezione di coscienza non è ammessa per i farmacisti, che pure la praticano disinvoltamente per quanto riguarda la somministrazione della pillola del giorno dopo. Ma la propaganda cattolica a favore dell’obiezione di coscienza comincia a far danni anche in campi impensabili solo fino a poco tempo fa. Un nostro socio, residente in un piccolo paesino del sud, ha dovuto chiamare i carabinieri perché l’impegato allo sportello si rifiutava di effettuare il rinnovo dell’iscrizione a favore dell’UAAR. Facile che l’impiegato sia ora sospeso: ma è ancora più facile sostenere che il nostro paese stia precipitando in un clima delirante.
Volevo informarti della controversia che ho avuto all’ufficio postale per pagare la quota d’iscrizione all’UAAR:
dopo un’intera mattinata di coda allo sportello, appena arrivato il mio turno porgo il bollettino all’impiegato che, dopo aver visto l’intestazione, mi guarda dapprima sorpreso e poi con una certa aria di stizza e disprezzo e mi idice che è impossibilitato a proseguire l’operazione. Conoscendo il tipo e sapendo che appartiene ad una confraternita setto-cristiana di estremisti (il mio paese è piccolo e ci conosciamo più o meno tutti), ho intuito quale fosse il motivodi tale gesto. Ho chiamato il 112 e, con l’arrivo dei carabinieri, hoavuto ragione anche se ho scelto di non sporgere denuncia. Sicuramente l’impiegato sarà sospeso (anche solo temporaneamente) dal servizio.
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