L'OLANDA NEGA ASILO ALL'IRANIANO CHE RISCHIA LA FORCA PERCHE' GAY
Le autorità olandesi hanno comunicato a Seyed Medhi Kazemi, il ragazzo gay iraniano che rischia in Iran la pena di morte a causa della sua omosessualità, di aver respinto la sua richiesta di asilo.
giovedì 13 marzo 2008, di Liberazione via Gaynews
Le autorità olandesi hanno comunicato ieri a Seyed Medhi Kazemi, il ragazzo gay iraniano di 21 anni che rischia in Iran la pena di morte a causa della sua omosessualità, di aver respinto la sua richiesta di asilo. Entro 72 ore dal momento della sentenza dovrebbe quindi essere rimpatriato in Gran Bretagna, dove è quasi certa la sua deportazione in Iran. Medhi Kazemi è finito nel mirino delle autorità iraniane perchè il suo nome, insieme a quello di molti altri, era stato fatto dal suo ex compagno, torturato e poi giustiziato in Iran con l'accusa di sodomia. Per la sua sorte si è mobilitato ieri anche il Parlamento Europeo, di fronte al quale è stata presentata una risoluzione d'urgenza, promossa dai deputati radicali Cappato e Pannella. Un comunicato dei Radicali sottolinea che dopo la decisione delle autorità olandesi «appare certo il rientro del giovane in Gran Bretagna che in passato ha già deciso del suo rimpatrio in Iran dove lo attende la pena di morte con l'accusa si sodomia. Domani al Parlamento Europeo riunito in seduta plenaria a Strasburgo, verrà votata la Risoluzione d'urgenza firmata a questo momento da 125 deputati: tra gli altri hanno finora firmato Daniel Cohn-Bendit e Monica Frassoni, co-Presidenti del Gruppo dei Verdi, Nicole Fontaine, già Presidente del Parlamento Europeo, Michel Rocard, già Primo Ministro francese, Pasqualina Napolitano, Vice Presidente del Gruppo Pse, Luisa Morgantini, Vice Presidente del Parlamento Europeo.
La civile e tollerante Olanda... mai fidarsi delle apparenze.
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