Alcuni esempi di omofobia registrati in Italia dal maggio 2006 ad aprile 2007.
OMICIDI
15/06/ 2006
Sergio Tosio Aru, Gay di 39 anni, appartenente a una famiglia sarda, attore, è stato trovato ucciso strangolato da un filo elettrico, al primo piano di viale Vaticano 68.
Un omicidio a scopo di rapina "secondo i primi accertamenti della squadra mobile diretta da Alberto Intini, che non escludono lo scenario tipico di un delitto gay"
"Dobbiamo riflettere su quest'orrenda fine. Non possiamo ignorare che Sergio è stato torturato e ucciso per un atto di omofobia - dichiara Fabrizio Marrazzo, presidente Arcigay di Roma
21/04/2007 - La Tribuna di Treviso (23/04/07)
http://www.gaynews.it/view.php?ID=73462
PESCARA. Un transessuale di 37 anni è stato ucciso l’altra notte a Pescara, nella sua abitazione, presumibilmente con dei colpi alla testa. La vittima è Emanuela Di Cesare, Marco prima del cambio di nome. Non è stata trovata l’arma. La Polizia ritiene che conoscesse il suo aggressore e che si sia trattato di un omicidio d’impeto. In casa è stata trovata un’agenda con appuntamenti e tariffe di prestazioni sessuali. Il corpo di Emanuela, nudo, era riverso su un divano. La testa era fracassata e sul viso è stato trovato un cuscino. Prima di morire la vittima aveva preparato un caffè per due persone ed aveva avuto un rapporto sessuale. E’ stato trovato il gas aperto. Dall’abitazione mancano due o tre telefoni cellulari, un computer portatile del quale si è trovata solo la custodia e, probabilmente, dei soldi. Il corpo è stato trovato dai vigili del fuoco, chiamati dai vicini che avevano avvertito un forte odore di gas.
VIOLENZE
20/06/2006 - Il Secolo XIX
http://www.gaynews.it/view.php?ID=38039
Torre del Lago (Lucca). Aggressione, poco dopo le tre di domenica notte, nel locale gay Mamamia di Torre del Lago, gestito dal genovese Alessio De Giorgi e dal suo compagno Christian. Discoteca trendy - e di estremo successo anche fra eterosessuali che cantano e ballano fin quasi all'alba - ogni tanto viene presa di mira da qualche deficiente, che si diverte a insultare gay e lesbiche. Nel caso dell'altra notte, purtroppo, tre ragazzini - che gli investigatori stanno per identificare - hanno aggredito il cuoco del locale, poi ricoverato all'ospedale, dov'è stato giudicato guaribile in sette giorni dalle lesioni - ecchimosi al torace - e lo hanno suturato con cinque punti per la ferita al volto. Prima di passare al pestaggio, i tre avevano anche insultato pesantemente sia il cuoco sia altri dipendenti che stavano rigovernando il Mamamia, chiuso da una mezz'ora e nel quale anche la musica era stata spenta....
01/09/ 2006 - ansa
http://www.gaynews.it/view.php?ID=38789
TORRE DEL LAGO (LUCCA), 1 SET - Una giovane omosessuale versiliese ha denunciato ai carabinieri, la settimana scorsa, di esser stata violentata a Marina di Torre del Lago (Lucca). Secondo quanto appreso, la ragazza ha raccontato ai militari che l' aggressione è stata portata a termine da due ragazzi italiani, probabilmente viareggini.
Gli inquirenti non escludono un caso di omofobia visto che, da quanto denunciato, si sarebbe trattato di un vero e proprio 'agguatò vicino ad un locale frequentato dai gay. (ANSA).
03/09/ 2006 - la Repubblica
http://www.gaynews.it/view.php?ID=38800
...FIRENZE - «Stai zitta che adesso tocca a te brutta lesbica». Paola, nome di fantasia, è una donna bella e fiera. Ha 35 anni ed è abbronzata. Eppure è pallida, e impallidisce sempre di più mentre racconta a fatica l´agguato di cui è stata vittima il 18 agosto nella pineta di Marina di Torre del Lago, vicino a un locale frequentato da donne lesbiche. «Un punto di riferimento», spiega: «Per cui è chiaro che quei due se la sono studiata. Non è gente stupida, per niente»....
08/09/2006 - ADN Kronos
http://www.arcigaymilano.org/stampa/dosart.asp?ID=27258
Tre ragazzi gay sono stati pesantemente malmenati questa notte all'uscita da una delle serate organizzate dal circolo Arcigay ''Il Cassero'' di via don Minzoni di Bologna. I tre, secondo quanto denunciato in un comunicato, sono stati dapprima insultati e poi colpiti con una spranga da tre individui, forse slavi, che viaggiavano su un'auto.
17/09/2006 - Il Resto Del Carlino
http://www.arcigaymilano.org/stampa/dosart.asp?ID=27314
Pesaro - Picchiato a sangue e minacciato di morte da tre zii, fratelli del padre, che non sopportavano l’onta di un parente dichiaratamente gay. E’ la vicenda denunciata alla polizia di Pesaro da un operaio albanese di 25 anni, regolarmente residente in Italia, e assunto da un’azienda del pesarese.
I suoi genitori sono rimasti in Albania, e a Pesaro il giovane viveva con i tre zii. Ma i parenti lo avevano più volte rimproverato per le sue preferenze sessuali, e alla fine l’hanno sottoposto a quella che a loro avviso doveva risultare una punizione esemplare o almeno una efficace «cura»: percosse e minacce verbali, nella speranza di «redimerlo». Dopo le botte gli hanno intimato chiaramente di cambiare preferenze sessuali, «perché per gli albanesi non è ammissibile essere omosessuale».
Il giovane ha però trovato il coraggio di parlare con l’Arcigay di Pesaro. Un primo passo importante che l’ha portato, seppure malridotto e spaventato, a presentarsi in commissariato e denunciare i suoi due zii per le percosse. I tre zii, convocati per l’interrogatorio davanti ai poliziotti, hanno confermato tutto senza una traccia di pentimento, non trovando nulla di scandaloso nel loro comportamento. Adesso il giovane operaio ha cambiato casa, e vive da solo, lontano dagli zii ma sempre nella paura lo rintraccino, e lo picchino ancora.
(segue)
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