martedì 27 novembre 2007

Ultim'ora

Il Comitato Provinciale Arcigay Bari Liberi di Essere apprende con dolore la notizia dell'ennesimo pestaggio di un ragazzo gay, avvenuto per le vie di Bari ai danni di una persona omosessuale.
Questa ulteriore violenza è il frutto dei colpevoli silenzi delle istituzioni e della politica. I diritti civili non sono una priorità, secondo i soloni della politica ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.

"Riteniamo inaudito e intollerabile che un cittadino, uomo o donna che sia, debba sentirsi minacciato e in pericolo per le strade delle nostre città, abbandonato in un clima di insulti e violenza che, purtroppo inutilmente, denunciamo da tempo".

"Non è più il momento delle disquisizioni, delle tristi analisi giornalistiche del giorno dopo: siamo stufi di dover sentire discutere di omosessualità e diritti (mancati) quando si verificano episodi come questo, stufi delle prese di distanza, dei giri di parole, delle mediazioni politiche".

"Chiediamo un intervento forte ed immediato delle istituzioni a tutti i livelli, secondo le rispettive
competenze", afferma Enrico Fusco, presidente barese di Arcigay: "il governo nazionale emetta immediatamente un decreto legge che estenda l'applicazione della Legge Mancino agli atti di omofobia, senza aspettare i tempi biblici delle aule parlamentari; le autorità locali attivino le proprie risorse educando la cittadinanza al rispetto".

"Vengano introdotti nelle scuole ed in tutti gli uffici pubblici, inclusi quelli delle forze dell’ordine, corsi di formazione al rispetto delle diversità e contro l'omofobia".

Naturalmente esprimiamo la nostra solidarietà al ragazzo vittima di una tale vile aggressione, offrendogli l'assistenza legale e psicologica necessarie.

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