In relazione al precedente (agghiacciante) post sulla "cura" per l'omosessualità: questa è davvero interessante. Diciamo che io -e non solo io- avevo già qualche sospetto...
L'omofobia è associata con l'eccitamento omosessuale?
(1996) a cura di Mauro Giori
(da CulturaGay)
WASHINGTON – La teoria psicanalitica sostiene che l’omofobia – la paura, l’ansia, l’odio, il disagio e l’avversione che alcune persone dichiaratamente eterosessuali provano nei confronti di individui gay – è il risultato di tendenze omosessuali represse che la persona in questione ignora o nega. Uno studio apparso sul numero di agosto del 1996 del Journal of Abnormal Psychology [1], pubblicato dalla American Psychological Association (APA) [2], fornisce nuove prove empiriche a supporto di questa teoria.Ricercatori dell’Università della Georgia hanno condotto un esperimento su 35 uomini omofobi e su 29 non omofobi, secondo i valori stabiliti dalla scala dell’Indice di Omofobia. Tutti i partecipanti selezionati per lo studio si descrivevano come esclusivamente eterosessuali sia in termini di eccitazione sessuale che di esperienze vissute.Ogni partecipante era stato esposto a stimolazioni erotiche sessuali esplicite prodotte da videocassette eterosessuali, omosessuali maschili e lesbiche (non necessariamente in quest’ordine). Il loro grado di eccitamento sessuale era misurato da una pletismografia peniena, che misura e registra con precisione il volume del pene.Gli uomini di entrambi i gruppi era eccitati all’incirca nello stesso grado dai video che riproducevano rapporti sessuali eterosessuali e da quelli che mostravano due donne impegnate in un rapporto sessuale. L’unica differenza significativa nel grado di eccitamento tra i due gruppi si presentava durante la visione dei video con rapporti sessuali tra maschi: "Gli uomini omofobi mostravano un aumento significativo della circonferenza del pene durante i video omosessuali maschili, al contrario del gruppo di controllo [gli uomini non omofobi]".Più in dettaglio, le misurazioni hanno mostrato che mentre il 66% del gruppo non omofobo non mostrava un significativo ingrossamento del pene durante la visione dei video omosessuali maschili, solo il 20% degli uomini omofobi mostrava un eccitamento scarso o nullo. Analogamente, il 24% degli uomini non omofobi mostravano una chiara erezione durante la visione dei video omosessuali maschili, contro il 54% degli uomini omofobi.Richiesti di stimare a modo loro il grado di eccitamento provato durante la visione dei tre video, gli uomini di entrambi i gruppi hanno fornito risposte in linea con le oggettive misurazioni fisiologiche, con una sola eccezione: gli uomini omofobi hanno sottostimato in modo significativo il loro grado di eccitamento provocato dal video omosessuale maschile.Quindi, questi risultati provano che l’omofobia negli uomini è una reazione a istinti omosessuali repressi, come teorizza la psicanalisi? Anche se i risultati sono in linea con questa teoria, gli autori notano che c’è una spiegazione alternativa: l’ansia. Secondo questa teoria, la visione di video omosessuali maschili può aver causato emozioni negative (come l’ansia) negli uomini omofobi, ma non in quelli non omofobi. Come notano gli autori, "è stato dimostrato che l’ansia accresce l’eccitazione e l’erezione", e quindi è anche possibile che "la risposta agli stimoli omosessuali [in questi uomini] sia una conseguenza delle condizioni ostili piuttosto che di un eccitamento sessuale in sé. Queste teorie rivali potranno e dovranno essere valutate da ricerche future".
[1]Henry E. Adams, Ph.D., Lester W. Wright, Jr., Ph.D. and Bethany A. Lohr, 'Is Homophobia Associated With Homosexual Arousal?', in Journal of Abnormal Psychology, Vol. 105, No. 3, pp 440-445.[2] L’American Psychological Association (APA), con sede a Washington, è la maggiore organizzazione scientifica e professionale rappresentante gli psicologi degli Stati Uniti ed è la maggiore associazione di psicologi al mondo . Gli associati dell’APA comprendono più di 142.000 ricercatori, educatori, clinici, consulenti e studenti. Attraverso la suddivisione in 49 settori della psicologi e affiliazioni con 58 associazioni nazionali e canadesi, l’APA lavora per promuovere la psicologia come scienza, come una professione e come uno strumento per promuovere il benessere dell’uomo.
L'omofobia è associata con l'eccitamento omosessuale?
(1996) a cura di Mauro Giori
(da CulturaGay)
WASHINGTON – La teoria psicanalitica sostiene che l’omofobia – la paura, l’ansia, l’odio, il disagio e l’avversione che alcune persone dichiaratamente eterosessuali provano nei confronti di individui gay – è il risultato di tendenze omosessuali represse che la persona in questione ignora o nega. Uno studio apparso sul numero di agosto del 1996 del Journal of Abnormal Psychology [1], pubblicato dalla American Psychological Association (APA) [2], fornisce nuove prove empiriche a supporto di questa teoria.Ricercatori dell’Università della Georgia hanno condotto un esperimento su 35 uomini omofobi e su 29 non omofobi, secondo i valori stabiliti dalla scala dell’Indice di Omofobia. Tutti i partecipanti selezionati per lo studio si descrivevano come esclusivamente eterosessuali sia in termini di eccitazione sessuale che di esperienze vissute.Ogni partecipante era stato esposto a stimolazioni erotiche sessuali esplicite prodotte da videocassette eterosessuali, omosessuali maschili e lesbiche (non necessariamente in quest’ordine). Il loro grado di eccitamento sessuale era misurato da una pletismografia peniena, che misura e registra con precisione il volume del pene.Gli uomini di entrambi i gruppi era eccitati all’incirca nello stesso grado dai video che riproducevano rapporti sessuali eterosessuali e da quelli che mostravano due donne impegnate in un rapporto sessuale. L’unica differenza significativa nel grado di eccitamento tra i due gruppi si presentava durante la visione dei video con rapporti sessuali tra maschi: "Gli uomini omofobi mostravano un aumento significativo della circonferenza del pene durante i video omosessuali maschili, al contrario del gruppo di controllo [gli uomini non omofobi]".Più in dettaglio, le misurazioni hanno mostrato che mentre il 66% del gruppo non omofobo non mostrava un significativo ingrossamento del pene durante la visione dei video omosessuali maschili, solo il 20% degli uomini omofobi mostrava un eccitamento scarso o nullo. Analogamente, il 24% degli uomini non omofobi mostravano una chiara erezione durante la visione dei video omosessuali maschili, contro il 54% degli uomini omofobi.Richiesti di stimare a modo loro il grado di eccitamento provato durante la visione dei tre video, gli uomini di entrambi i gruppi hanno fornito risposte in linea con le oggettive misurazioni fisiologiche, con una sola eccezione: gli uomini omofobi hanno sottostimato in modo significativo il loro grado di eccitamento provocato dal video omosessuale maschile.Quindi, questi risultati provano che l’omofobia negli uomini è una reazione a istinti omosessuali repressi, come teorizza la psicanalisi? Anche se i risultati sono in linea con questa teoria, gli autori notano che c’è una spiegazione alternativa: l’ansia. Secondo questa teoria, la visione di video omosessuali maschili può aver causato emozioni negative (come l’ansia) negli uomini omofobi, ma non in quelli non omofobi. Come notano gli autori, "è stato dimostrato che l’ansia accresce l’eccitazione e l’erezione", e quindi è anche possibile che "la risposta agli stimoli omosessuali [in questi uomini] sia una conseguenza delle condizioni ostili piuttosto che di un eccitamento sessuale in sé. Queste teorie rivali potranno e dovranno essere valutate da ricerche future".
[1]Henry E. Adams, Ph.D., Lester W. Wright, Jr., Ph.D. and Bethany A. Lohr, 'Is Homophobia Associated With Homosexual Arousal?', in Journal of Abnormal Psychology, Vol. 105, No. 3, pp 440-445.[2] L’American Psychological Association (APA), con sede a Washington, è la maggiore organizzazione scientifica e professionale rappresentante gli psicologi degli Stati Uniti ed è la maggiore associazione di psicologi al mondo . Gli associati dell’APA comprendono più di 142.000 ricercatori, educatori, clinici, consulenti e studenti. Attraverso la suddivisione in 49 settori della psicologi e affiliazioni con 58 associazioni nazionali e canadesi, l’APA lavora per promuovere la psicologia come scienza, come una professione e come uno strumento per promuovere il benessere dell’uomo.
Nessun commento:
Posta un commento