giovedì 10 gennaio 2008

Razzisti allo sbaraglio - 5

Una scoperta interessante è il blog "Secondo natura", per definizione di se stesso "blog reazionario, a pluralità di autori, per contrastare la dissoluzione del buon costume".
L'ultimo post pubblicato a tutt'oggi, autore Starsandbars/Vandeaitaliana, tratta della terminologia glbt: secondo una lettera pubblicata sull'Avvenire e citata nel post (leggi) l’ideologia gay avrebbe usurpato il monopolio del linguaggio imponendo termini orribili come 'eterosessuale', 'omofobia' eccetera. Davvero divertente, visto che si tratta di termini esistenti nella lingua italiana e con una etimologia antica.
L'autore del post commenta così:

Tempo addietro mi fu rimproverato di usare qui un termine politicamente scorretto come "pederasta". Dovetti perdere tempo e parole per spiegare la liceità di tale termine (...) continuerò ad usare termini come pederasta, sodomita, omosessuale così come uso cameriera, spazzino, mongoloide, spastico, negro, becchino, ed altri termini consideranti insultanti solo per chi ha la coda di paglia e scheletracci nell' armadio. Ben altro sono gli insulti , tipo le bestemmie che qualche anonimo imbecille ha postato ieri; beato lui, che ha la certezza sia di una lunga e sana vita, durante la quale nessun tipo di malattia sua o dei suoi cari lo costringerà a ravvedersi ed ad invocare quel Santo Nome di Dio con ben altro scopo; sia la certezza che tutto abbia fine con la morte, impedendogli di dover rendere conto al Creatore delle sue ingiurie.


A parte la grazia e la leggerezza del linguaggio usato (i cattolici dovrebbero dare l'esempio, o no? 'Occhio per occhio...' mi sembrava appartenesse a un'altra religione, ma magari mi sbaglio) nonché la jettatura finale, quella della "lobby gay" citata nella lettera pubblicata è davvero l'apoteosi della disonestà morale dei cattolici militanti, alla Binetti per capirci. Che i seguaci della più grande, gigantesca lobby mai esistita nella storia dell'umanità -la Chiesa- facciano del vittimismo nei confronti di un Movimento di persone oramai senza più referenti politici che è semmai più vicino alla resistenza che a una lobby, è persino irritante.
Infine, visto che ci si prende pressoché con la forza il diritto di usare termini che nel comune sentire sono dispregiativi ("mongoloide, spastico, negro, becchino", con quel tono poi...), credo sia del tutto naturale usare per definire costoro il termine più calzante: razzisti.
Ma non in senso dispregiativo, perché è solo una costatazione.

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