UE: DISCRIMINAZIONI SUL LAVORO, ITALIA RICHIAMATA
Legislazione sul lavoro parzialmente discriminatoria per orientamento sessuale in molti paesi. da Gaynews
BRUXELLES, 31 GEN - L'Italia ed altri 13 paesi membri dell'Unione europea sono stati richiamati dalla Commissione per non aver uniformato la legislazione nazionale alle normative europee contro la discriminazione in materia di lavoro.
Repubblica Ceca, Estonia, Irlanda, Germania, Grecia, Finlandia, Francia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Olanda, Ungheria e Svezia sono i paesi richiamati per una legislazione del lavoro potenzialmente discriminatoria riguardo alla
religione, all'eta', agli handicap e all'orientamento sessuale.
In Italia, hanno detto fonti della Commissione, la possibilita' di trattamenti diversi in base all'eta' e' piu' estesa di quanto la normativa comunitaria non preveda.
Tra gli altri paesi, la Francia e' segnalata per una definizione legale non corretta delle molestie sul luogo di lavoro, la Svezia per le indennita' troppo basse in caso di licenziamento, la Finlandia per la mancanza di garanzie nel settore pubblico contro la discriminazione sessuale, la Grecia per l'esclusione dei pompieri dalla normativa europea sul lavoro e l'Olanda per le troppe eccezioni riguardanti i dipendenti delle chiese. Diversi paesi, infine, non obbligano i datori di lavoro a facilitare gli spostamenti per i lavoratori handicappati.
La normativa europea sulla uguaglianza del trattamento in materia di lavoro doveva essere completamente fatta propria dalle legislazioni nazionali entro la fine del 2003. Gli stati che hanno ricevuto gli avvisi motivati rischiano ora la procedura di infrazione.(ANSA).
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