lunedì 7 aprile 2008

Prego, entrate pure nelle nostre mutande...


Per quelle strane, metafisiche creature che sono i cosiddetti "atei devoti", acrobati da circo linguistico che imperversano sulla scena politica e sociale italiana indisturbati (a cominciare dal principe di tutti loro -che, per stazza se non altro, vale per due, di tutti i provocatori nazional-popolari teorizzatori del famoso metodo "chiagni e fotti" tanto in voga oltretevere, cioé Giuliano Ferrara), per costoro, dicevo, donne, gay, e altre 'categorie' sfigate restano gli obiettivi più facili da colpire; per lorsignori "sotuttoio", discendenti di tutti i duci del passato e del presente in questo medioevo globale nel quale stiamo -ci stanno- precipitando, ma attualmente povere vittime dei laicisti brutti e cattivi.
Questo, che viene dal blog
Femminismo a sud è un buon contributo al grottesco dibattito sull'aborto, attualmente cavallo di battaglia dei mostri di cui sopra; tutto sommato è una buona idea: proverò anch'io, esponente di un'altra categoria di 'sfigati', ad attivare un servizio portineria sull'uscio delle mie mutande, nelle quali del resto alcuni preti hanno già cercato di entrare -per fare approfondita conoscenza, ma sempre nel nome del signore, s'intende- a suo tempo, così sto più tranquillo e so chi entra e chi esce.
Sarà banale, ma... solidarietà tra sfigati.

----------------------------------------------------------------------------------------------
Vi piacerebbe una visita guidata nel mio utero?

"Senta lei, ha qualcosa da dire su quello che deve succedere nel mio utero?" - l'ho chiesto all'ortolano vicino casa. Ho fatto la stessa domanda al "carnezziere", al pescivendolo, all'edicolante, al barbiere all'angolo e poi anche al lavavetri beccato di sgarrupo in mezzo alla strada e infine all'ambulante abusivo piazzato a vendere non ho ben capito cosa.

Mi sono detta, se chiunque può parlare su questa faccenda perchè non andare a sollecitare intelligenti riflessioni anche a lavoratori e cittadini meno noti?

Devo dirvi la verità: mi hanno guardata tutti come fossi un po' matta. Soprattutto il fruttivendolo che non ha capito perchè continuavo a chiedergli se lui era un obiettore di coscienza e se avrebbe sempre accettato di vendermi le zucchine. L'ha presa sul personale: "E perchè non dovrei vendergliele? Lei è una cliente affezionata. A lei do sempre le zucchine migliori". Poter contare sul mio fruttivendolo di fiducia: per oggi ho almeno questa certezza.

Tiro un sospiro di sollievo e corro a casa a organizzare il pranzo: ho voglia di pollo con patate al forno. Il pensiero corre alle uova. Quanti embrioni di pulcino avrà mangiato Ferrara? Tanti si direbbe a guardare la sua stazza.

Ieri, chiacchierando in un bel salotto eterogeneo e multiforme tutto rosa, apprezzavo come i giornalisti di una certa categoria non aspettano altro che di scovare lo scoop del secolo e di creare un caso senza alcun rispetto per la privacy delle persone.

Già mi vedevo questi maschilisti iscritti all'ordine andare a rimestare tra i rifiuti di famiglie, amici e parenti di chiunque pur di scovare qualunque cosa che somigli ad un feto. Forse sarebbe il caso di dare loro qualche informazione sulle dimensioni, la forma, soprattutto la grandezza perchè credo che un embrione o un piccolo feto lo immaginano come fosse un bimbo in carne e ossa pronto a marciare con la truppa armata pro life dei movimenti per la vita.

Così mi veniva in mente che se qualcuno decidesse di fare una telefonata anonima all'equipe di ferrara per dirgli che in un punto non ben identificato di napoli, tra l'immondizia, è stato abbandonato un feto. I ferrara boys e le ferrara girls a quel punto credo potrebbero risolvere definitivamente il problema della monnezza napoletana.

Di aborto questa settimana hanno parlato tutti gli invitati della tremenda puntata di annozero, ne ha parlato la chiesa e ancora riparlato la cei (conferenza episcopale italiana), ne ha parlato - per fortuna - Luttazzi, ma quel che è peggio - e qui mi passa tutto il buon umore - è che ne ha parlato perfino quel fascista di Roberto Fiore ora candidato a premier per quella formazione nazista chiamata Forza Nuova.

Alla puntata di annozero c'era pezzotta che parlava della salvezza della vita innanzitutto e insisteva sul fatto che lui da bravo marito - che tenerezza - si occupa dei problemi di sua moglie e dunque anche di quello che riguarda la sua scelta in fatto di procreazione. La roccella, quella del family day, insisteva nel concetto di applicazione della 194 per la parte che riguarda la prevenzione e i colloqui preliminari secondo lei troppo sbrigativi. Lei è una di quelle che se tu vai a comunicare di volere abortire ti fissano una seduta dallo psichiatra ed eventualmente ti programmano anche un bel ricovero coatto a base di antidepressivi e volendo anche di qualche puntina di elettrochoc.

Poi c'era la bonino, che indossava una posa nuova molto da PD e da sorella tollerante della binetti, che ha detto un po' di cose laiche e che vuole dare una revisionatina alla 194. Se è per togliere di mezzo l'articolo che autorizza l'obiezione di coscienza io sarei anche d'accordo. C'era anche franca rame che stimo per tante cose belle che ha fatto. Mi è molto piaciuto anche che si sia dimessa dal senato. Certo lo ha fatto in calcio d'angolo, quasi alla fine della partita ma lo ha fatto e questo non si può dire di altri.

In ogni caso la rame è, con tutto il rispetto che posso dedicarle, in questo momento la persona meno adatta da invitare in un talk show in cui è indispensabile una certa prontezza di riflessi. La rame ha balbettato qualcosa. Che è contro l'aborto. Che con il suo spettacolo teatrale sta girando l'italia. Tutte cose interessanti, ma c'era sul piatto talmente tanta di quella roba da poterne dire molte di più. Ripeto: ci sono tante donne, femministe, lesbiche in giro brave e che sono persino molto telegeniche e quindi non capisco perchè alle trasmissioni dei sedicenti progressisti come santoro non si scelga di invitare una che faccia parte del movimento di donne esistente piuttosto che una che faceva parte di quello che fu.

Infine, ciliegina sopra la torta, c'era una donna disabile che parlava del diritto della madre di abortire. L'aborto veniva descritto come una scelta fatta per poter adempiere al ruolo di cura della figliola già esistente. Peraltro si parlava di un feto che avrebbe avuto uguali problemi di disabilità. Dirompente l'affermazione sulla opportunità di fare una scelta che non condannasse alla infelicità un figlio, ma brutta l'impostazione. Maschilista l'intero modo di organizzare gli interventi in studio. Tutti calibrati per inserire le donne sempre e comunque nel ruolo di sante. Tutti calibrati per definire livelli di liceità e illiceità della scelta di interruzione di gravidanza. Si ergeva alto il giudizio che per fortuna non ripercorreva i servizi sulla terribile situazione a milano.

La chiesa ha invece voluto approfondire la questione degli aborti illegali a genova e nell'attesa di sapere se le suore c'entravano oppure no siamo stat* informat* che l'ecclesiastico pensiero detta regole sul voto ai cattolici e considera tutta la questione genovese come una conseguenza della mentalità "abortiva" degli italiani. Così la vendetta si è realizzata in germania dove le farmacie appartenenti alla chiesa hanno comunicato che non venderanno più contraccettivi. Le donne tedesche ovviamente ringraziano.

Roberto Fiore, infine, è un fascista che ha fatto parte di un certo nucleo dello "spontaneismo armato", condannato e poi - in fasi di giudizio successive - a latitare mentre il suo reato cadeva in prescrizione. Non si capisce come e perchè sia potuto tornare in italia con una verginità politica di livello tale da consentirgli di presentarsi alle elezioni come premier. Su diversi siti si dice che: dal bel mondo della sua latitanza, ha potuto costruire Easy London, impresa che si occupa di studenti che vogliono andare a studiare l'inglese dagli inglesi, nei confronti della quale era stata lanciata una campagna di boicottaggio.

Ha organizzato file di non meglio identificati fascisti in molti stati europei e in italia è stato così bravo da far diventare Forza Nuova, organizzazione fascista che recluta giovincelli tra naziskin e estremisti di destra, tra cattolici integralisti e tifosi in ogni città italiana, un gruppo che nonostante faccia largo uso di saluti romani, svastiche, intenti omofobi, misogini, violenti, slogan xenofobi con intento da genocidio organizzato (un'italia senza extracomunitari si può) non incorre nel divieto sancito per legge che dovrebbe mettere al bando ogni forma di riorganizzazione del partito fascista, una forza politica qualsiasi che può presentarsi alle elezioni e dunque partecipare alle campagne elettorali.

Questo Roberto Fiore si permette di dire che chi abortisce è una assassina e che va severamente punita perchè l'aborto va considerato un omicidio altrimenti quelle cattivone delle donne continueranno ad abortire sempre.

Sui nostri corpi si celebra quindi persino la riesumazione e la legittimazione politica di cadaveri con simpatie naziste. Fiore può tranquillamente sedere a discutere del più e del meno nella poltrona di porta a porta. Può discettare del nostro utero e delle nostre scelte ordinando che ci si metta in galera per "educarci" a non fare più le biricchine. Siamo merce di scambio. Lo siamo sempre state. Lo siamo ancora adesso con una classe politica che immagina che le donne, tutte le donne, una volta incontrate e conosciute, possano votare tutte in una direzione o nell'altra. Lo siamo ancora di più se un fascista si permette di sindacare sulle nostre scelte dal pulpito del suo passato di militante fascista della lotta armata.

Perciò penso che già che ne stiamo parlando è ora di dare la parola a chiunque. Anzi farò così: metterò all'ingresso del mio utero una hostess per l'accoglienza di indiscreti e macabri individui che hanno voglia di fare una visita guidata. Mi raccomando prenotatevi. Venghino siori venghino.

(pubblicatoqui)

Nessun commento: