Anche in Spagna santamadrechiesa ha esportato il 'format' del Family day; quello di Madrid non so, ma quello di Roma è stato una enorme buffonata: torme di bravi cattolici irregimentati, in file ordinate, scesi dai pullman organizzati, tutti col loro cappellino sciarpetta maglietta bandierina prestampati e distribuiti nelle parrocchie, la macchina della Cei ben fornita di soldoni (nostri) ha funzionato alla perfezione, roba che neanche la triplice. Tolta la buona fede di molti partecipanti, è stato uno spettacolo tra il deprimente e il farsesco. E gotteschi sono stati gli applausi tributati ai politicanti (di ambo gli schieramenti) divorziati risposati (quindi virtualmente fuori dalla Chiesa, la quale su costoro tace) concubini, quando non proprio corrotti corruttori mafiosi massoni e ladri assortiti. Ma si sa, per santamadrechiesa è molto più grave un bacetto tra due uomini di uno che ruba e imbroglia per tutta la vita.
A quando un 'Honesty day', eminenza?
La mistificazione che fa la propaganda ecclesiale sulla famiglia è insopportabile: nel mirino l'eventuale (tsé) approvazione di una legge che regolamenti le coppie di fatto, ma che quella -eventuale- legge non toglierà niente a nessuno ma bensì aggiungerà (diritti) a chi non ne ha viene regolarmente taciuto. Nessuno, dico nessuno tra i cattolici militanti che abbia saputo spiegare che relazione ci sarebbe, quale sarebbe il rapporto di causa-effetto tra la (eventuale) approvazione di quella legge e la 'tragica rovina' della famiglia tradizionale paventata -ipocritamente- da più parti. Ennesima dimostrazione che non di difesa di presunti valori si tratta, ma di pretesa egemonia sulla vita civile di una nazione tramite imposizione! Perché mentire, cari cattolici militanti, perché imbrogliare e negare che si vorrebbe restaurare la teocrazia? L'onestà non fa più parte dei doveri del buon cristiano?
----------------------------------
da Gaynews
I CATTOLICI DI TUTTA EUROPA PROTESTANO CONTRO ZAPATERO
«Sì alla famiglia cristiana fondata nell’unione indissolubile di un’uomo e di una donna, ambito privilegiato in cui la vita umana viene accolta e protetta».
lunedì 31 dicembre 2007, la Stampa
di GIAN ANTONIO ORIGHI
MADRID - «Sì alla famiglia cristiana fondata nell’unione indissolubile di un’uomo e di una donna, ambito privilegiato in cui la vita umana viene accolta e protetta». Non potevano essere più critiche con le leggi sui diritti civili varate nel 2005 dal premier socialista ed agnostico Zapatero sulle nozze gay e sul divorzio lampo, le parole di Benedetto XVI. Il Papa, nella prima videoconferenza dal Vaticano della storia all’Angelus ieri si è rivolto «in diretta» all’immensa folla accorsa all’Incontro della Famiglia tenutosi nella madrilena Plaza Colón: 2 milioni per gli organizzatori, la metà per la regione.
Al Family Day, iniziato alle 11 con immagini di Giovanni Paolo II trasmesse da 9 giganteschi video-wall, hanno partecipato 42 vescovi spagnoli e numerose associazioni cattoliche, come il Cammino Neocatecumenale di Kiko Arguello. Si è trattato di un appuntamento «militante», nel quale il cardinale di Madrid, Antonio Rouco Varela, ha pesantemente sferzato la laicità del governo spagnolo e persino della precedente coalizione popolare di centrodestra (assente il suo leader Mariano Rajoy) denunciando: «E’ da 30 anni (da quando è finita la dittatura franchista, ndr) che continua la svalutazione della famiglia e si manifesta nell’opinione pubblica una visione della vita che porge le spalle a Dio».
A una Spagna in cui Zapatero sostiene che «leggi si votano in Parlamento, non in Vaticano», ove i mariti gay e le spose lesbiche non fanno più notizia (3 mila gli imenei celebrati), i divorzi lampo sono ben il 74,3 % del totale (126.952 nel 2006), il Pontefice, parlando in spagnolo, ha detto: «Incoraggio i partecipanti alla manifestazione di Madrid a dare testimonianza davanti al mondo della bellezza dell’essere umano, del matrimonio e della famiglia».
Poi il Santo Padre ha stigmatizzato il premier che ha eliminato l’ora di religione obbligatoria e instaurato la materia educazione alla cittadinanza in cui si insegna il rispetto per le famiglie gay. No comment di Zapatero, ma i comunisti accusano: «Con la scusa della difesa della famiglia, la Chiesa attacca lo Stato laico, libero di regolarsi come decidono democraticamente i suoi cittadini».
PAPA E FAMIGLIA, GRILLINI, DOVE C'è LIBERTà LA FAMIGLIA è FRUTTO DI LIBERA SCELTA, MENTRE IL FAMILISMO è VIOLENZA E OPPRESSIONE
La Spagna batte l'Italia anche grazie ai diritti civili. Il fondamentalismo cattolico fattore di freno allo sviluppo e alla modernità.
domenica 30 dicembre 2007 , di Franco Grillini
Con il "family day" spagnolo è andato in scena ancora una volta la denigrazione della libera scelta delle quelle forme familiari che sono ormai maggioranza nella nostra società e nel mondo moderno. Il papa ci ripropone un modello di famiglia come obbligo, mentre in tutto il mondo libero si va affermando la famiglia come scelta basata sull'amore e segli affetti.
Alla parentela basata sul sangue si va affermando una nuova parentalità affettiva che rappresenta una positiva evoluzione delle relazioni tra le persone.
Stupisce che ancora una volta si riproponga un modello di familismo arcaioco e acritico incapace di vedere le patologie della famiglia tradizionale, luogo certamente di affetti e cura, ma anche di inaudite violenze sulle donne e sui minori: ogni 3 giorni una donna viene uccisa nella famiglia tradizonale e il 90% delle violenze sui minori avviene in ambito familiare.
Sono dati drammatici a disposizione di chiunque, ma sembra non interessare affatto chi, come questa gerarchia vaticana, fa del familismo il suo tratto distintivo.
Ancora una volta i discorsi papali sono permeati dalla brutale discriminazione verso le nuove famiglie omo ed eterosessuali non sposate. Ci si oppone con ogni mezzo alla legislazione in materia.
Ma proprio la Spagna sta a dimostrare, con il suo sorpasso economico (e non solo) sull'Italia, che la legislazione sui diritti civili è fattore di modernità e sviluppo, mentre l'italia arretra ogni anno di più anche a cuasa della sudditanza al fondamentalismo cattolico.
Franco Grillini (Deputato socialista)
Nessun commento:
Posta un commento