Il governo olandese (di centrodestra, lo ricordiamo) ha presentato una campagna per contrastare l’omofobia, in particolare quella che alligna tra gli integralisti religiosi. Ma in Italia i portavoce dei vescovi -a partire dal Giornale “linea Giordano”- non sono d’accordo, e pur di attaccare i diritti di gay e lesbiche sono pronti anche a sostenere i fondamentalisti islamici. Ironia della sorte: preferiscono stare con Bin Laden che con Franco Grillini.
Ma come sono andate davvero le cose? Il governo olandese ha deciso di combattere l’omofobia e promuovere i diritti di gay e lesbiche nel proprio paese e all’estero. Così nei colloqui bilaterali i diplomatici olandesi ribadiscono sempre la questione dei diritti lgbt, specie in quei paesi come quelli africani dove gay e lesbiche rischiano il carcere e financo la vita. In patria, invece, il governo spenderà 2,5 milioni di euro (tra il 2008 e il 2011) per promuovere la conoscenza e l’accettazione dell’omosessualità soprattutto fra i giovani, specie quelli che sono condizionati da una visione strettamente religiosa. In particolare i giovani musulmani, la minoranza che dimostra il maggior grado di disagio nei confronti delle persone omosessuali.
Tutto questo lavoro di promozione dei diritti umani che cosa è diventato sulle pagine del Giornale? Una campagna per dire “Gay è bello” messa tra virgolette (come se fosse lo slogan olandese), quasi per convincere gli etero a diventare gay. A tanto arriva la disinformazione della destra italiana.
(via Queerblog)
Ma come sono andate davvero le cose? Il governo olandese ha deciso di combattere l’omofobia e promuovere i diritti di gay e lesbiche nel proprio paese e all’estero. Così nei colloqui bilaterali i diplomatici olandesi ribadiscono sempre la questione dei diritti lgbt, specie in quei paesi come quelli africani dove gay e lesbiche rischiano il carcere e financo la vita. In patria, invece, il governo spenderà 2,5 milioni di euro (tra il 2008 e il 2011) per promuovere la conoscenza e l’accettazione dell’omosessualità soprattutto fra i giovani, specie quelli che sono condizionati da una visione strettamente religiosa. In particolare i giovani musulmani, la minoranza che dimostra il maggior grado di disagio nei confronti delle persone omosessuali.
Tutto questo lavoro di promozione dei diritti umani che cosa è diventato sulle pagine del Giornale? Una campagna per dire “Gay è bello” messa tra virgolette (come se fosse lo slogan olandese), quasi per convincere gli etero a diventare gay. A tanto arriva la disinformazione della destra italiana.
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