giovedì 12 giugno 2008

Quanto ci piace chiacchierare!



(diceva Sabrina Ferilli in un noto spot di una compagnia telefonica di qualche tempo fa)

E' un pò (un bel pò) di mesi che giro per i siti/blog laici per proporre l'idea di una manifestazione unitaria nazionale (o qualche iniziativa simile, ma con tutti i possibili sviluppi) dei laici italiani, non vincolata ad un evento particolare o contingente, ma col fine espressamente dichiarato di manifestare la presenza dei laici nella vita civile e sociale del nostro Paese.
Laici ormai privi -e questo è tremendamente grave- di ogni rappresentanza in parlamento, dove tutti, pure gli ex comunisti, si dichiarano in qualche modo cattolici, simpatizzanti o interessati. Ormai essere cattolici è come avere la tessera sconti al supermercato, più compri -ovvero più fai il baciapile- più vantaggi hai -di carriera.
Il santopadre, il peggiore credo da qualche secolo a questa parte, ringrazia, e seguita ad armare i suoi seguaci contro di noi, ovvero contro l'altra metà circa del paese, quella laica, atea/agnostica, anticlericale ma anche "cattolica adulta". E' in atto una guerra di conquista, una guerra silenziosa, fraudolenta e vile -perché non dichiarata esplicitamente- contro il Paese tutto, la posta in gioco è la laicità: chi vince se la prende e ne fa quel che crede. Tirate voi le conclusioni.

E i laici italiani? Non pervenuti.
E, per tornare a noi, riscontri alle mie proposte? Zero! Sempre le stesse risposte: "ma siamo in pochi", "ma chi vuoi che ci segua", "non possiamo fare da soli", "aspettiamo tempi migliori" (migliooori?), "abbiamo tutti i nostri impegni" ecc.
E' vero che noi che gravitiamo essenzialmente intorno a
Resistenza Laica siamo quattro gatti, ma siamo anche -come dire- un campione statistico attendibile, credo e spero, dei laici più svegli e consci di ciò che sta accadendo in vaticalia, stando che il resto dei laici italiani dorme profondamente, è frastornato per la sconfitta elettorale, sta facendo i conti con il proprio vuoto di idee e la propria vigliaccheria, beh ecco, sta a noi 'quattro gatti' provare -almeno- a smuovere le acque.

La mia idea, per iniziare, era di trovarci il
XX settembre a Porta Pia, Roma, per cominciare a farci vedere, per dare una piccola speranza a chi non sa che si può ancora, malgrado tutto, essere laici in Italia; anzi, si deve, se non si vuole soccombere alla teocrazia montante. Insomma, una versione più estesa e partecipata del No Vat , per capirci. E' solo un'idea.
Saremmo pochi? E se -tanto per cambiare prospettiva- ce ne fregassimo se ci seguono in pochi? D'altra parte se nessuno comincia a mobilitarsi, non sapremo mai cosa potrebbe succedere... e poi mica dobbiamo fare la marcia su Roma! Non sono un megalomane, tengo a precisarlo, non penso di riuscire a replicare i -presunti- tre milioni di Cofferati, dico solo che finché continueremo ad essere -di fatto- invisibili, a nessuno verrà in mente di aggregarsi, di mobilitarsi.

In teoria abbiamo ancora tempo, magari iniziando a spargere la voce... o se non quest'anno anche il prossimo, io credo che gran parte delle associazioni laiche e libertarie (o almeno quelle più agguerrite) sarebbero d'accordo, ci servirebbe solo qualcuno che è avvezzo a organizzare 'ste cose. E magari -perché non si potrebbe provare, perché porsi dei limiti?- coinvolgere a vari livelli qualche personaggio famoso di provata 'fede laica', le facce famose sarebbero assai utili alla causa, farebbero 'audience civile'.
L'obiettivo finale è -a medio/lungo termine- quello di dimostrare a qualcuno di quelli che scaldano le poltrone in Parlamento che rappresentare le istanze dei laici è conveniente, che rende e frutta in termini di consenso elettorale (che quelli solo il linguaggio mercantile capiscono), perché c'é un vasto bacino di cittadini/elettori che -come dicevo in apertura- non è più rappresentata in Parlamento. Bisogna creare le condizioni per una azione di lobbing uguale e contraria a quella dei cattolici. Ecco perché dobbiamo mostrarci, uscire allo scoperto, alzare la voce.
Che se non ci aiutiamo da soli, nessuno lo farà.

L'alternativa è rassegnarsi, che vincerà la chiesa, anzi, ha già vinto, e ha vinto perché noi laici siamo "pochissimi, molto frammentati e con idee diverse fra noi", come m'ha risposto oggi uno su RL.
Io non ce la faccio più, e mi fa incazzare come una bestia che nessuno di quelli (e mi ci voglio mettere anche io, che in fondo sono solo un povero ignorante) nessuno di quelli che si indigna stando col culo sulla sedia davanti al pc poi è disposto a mettere il naso fuori dalla porta di casa!
Vabbé, senza generalizzare: quasi nessuno. Esclusi i movimenti femministi e militanti lgbt, guarda caso le categorie che subiscono la più grande pressione clericofascista in questo periodo: si, forse saremo noi a "salvare il mondo", ma siamo comunque troppo pochi. Siamo "pochissimi, molto frammentati e con idee diverse fra noi"...
E allora continuiamo ad esserlo, no? E' questo il messaggio? (ma poi chi l'ha detto che siamo pochi? semmai siamo tanti ma non consapevoli o -peggio- apatici)

Sapete che vi dico? Che questo blog, tutte queste 'iniziative' internettiane sono inutili, servono solo al nostro vittimismo, e magari al narcisismo di qualcuno, se non diventano qualcosa di più concreto e presto!
A che serve venire tutti qui sul web a parlare tra di noi, che tanto -chi più chi meno- siamo sempre d'accordo su tutto?
Aspettiamo ancora un pò, si, che poi un giorno arriva qualcuno e dichiara i siti 'non allineati' fuorilegge, così manco più conversazione potremo fare. (non ditemi che non è realistico, hanno già provato a fare qualcosa del genere
nella scorsa legislatura.)

A me non serve venire qui a piagnucolare mentre fuori il mondo va a puttane, non mi basta...

Bah, è proprio vero: ... quanto ci piace chiacchierare!
F.

1 commento:

Felipe ha detto...

Uno straccio di micro-dibattito (che è già un notizione!) si è sviluppato qui:
http://www.resistenzalaica.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1182&Itemid=1